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Cittadinanza

La Porta accanto

La Porta Accanto è un Progetto sperimentale finanziato dalla Legge n. 24/96 della Regione Lazio (Legge a sostegno delle cooperative sociali).
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Il progetto è nato con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una Rete operativa integrata di realtà che vanno sotto il nome di COT (Centri Operativi Territoriali).

I COT sono dei punti di raccordo, fortemente radicati nel territorio in cui insistono, capaci di mettere in relazione il cittadino e gli operatori locali preposti ai servizi sociosanitari.

Il progetto nasce all’interno delle attività di “InnovaInRete”, una rete di 10 cooperative romane che si è formata nel gennaio 2021 con l’obiettivo di elaborare risposte innovative promuovendo, al contempo, una nuova visione di welfare.

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Sportello informativo

Lo sportello è uno spazio aperto ai bisogni del Territorio.
Opera nel III Municipio ed è rivolto a tutta la cittadinanza.

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Attività:
  • Informazione e Orientamento per l’accesso ai servizi sociosanitari del territorio;
  • supporto per disbrigo pratiche;
  • metodologia didattica;
  • supporto psicologico e psicoterapeutico a costi sociali;
  • counselling e terapie riabilitative (logopedia, psicomotricità, fisioterapia, terapia neuropsicologica, counselling genitoriale).
Contatti: tel. 389.7942802 – mail: sportello@ideaprisma.it

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Quartiere Amico

Il progetto, finanziato l’Avviso pubblico “Interventi regionali a sostegno delle cooperative sociali (art. 13 legge regionale del 27 giugno 1996, n. 24)”, ha come ambito di applicazione il quartiere di Cinquina, situato nel III Municipio del Comune di Roma.

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Il quartiere è caratterizzato da una rilevante condizione di disagio sociale, acuita anche da una marginalità territoriale e da una frammentarietà dei servizi sociosanitari, assistenziali e educativi e dalla difficoltà degli abitanti di ricorrere ad essi. In tale contesto, il progetto ha la finalità di facilitare l’integrazione sociale e trovare risposte adeguate ai bisogni del territorio, con particolare attenzione alle categorie di soggetti svantaggiati, attraverso un duplice obiettivo:
  • rafforzare la presenza, la riconoscibilità e la visibilità degli attori sociali del territorio – enti del terzo settore e altre forme di associazionismo e di attivismo civico – al fine di fornire un punto di riferimento agli abitanti, per accogliere e far emergere istanze sociali e assistenziali e fornire risposte adeguate e tempestive;
  • ampliare l’offerta e la qualità dei servizi nel settore sociosanitario, assistenziale ed educativo, rafforzando quelli già presenti e integrandoli con ulteriori servizi, alla luce delle esigenze raccolte nell’ambito dei servizi già resi da alcune cooperative proponenti e attraverso il confronto avvenuto con alcuni attori sociali del territorio.
Pertanto il progetto mira a costruire una rete di sostegno, costituita da attori sociali del Territorio, di cui i partner del progetto ne sono parte costituente e promotrice, che sia una antenna sul territorio per intercettare i bisogni, attivare attraverso la rete modalità e canali di attrazione e presa in carico degli utenti spesso distanti e estranei alle attuali modalità di fruizione, ampliare le possibilità di risposta attraverso un’offerta di servizi ampia e di qualità, possibile grazie alla messa in rete delle competenze delle cooperative partner del progetto, ma anche grazie alla capacità della rete di attivare risposte provenienti dagli altri attori sociali e istituzionali. Nello specifico, la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo riguarderà la gestione integrata di servizi sociosanitari, assistenziali e educativi attraverso la messa in rete dei servizi, delle competenze e delle risorse delle cooperative partner del progetto e il link con gli attori sociali e istituzionali del territorio. Attraverso la rete si andrà a rafforzare sia in termini quantitativi che qualitativi l’offerta dei servizi, in particolare, attraverso:
  • l’attivazione di un servizio di Segretariato sociale, che avrà sia una funzione di informazione e orientamento, ma anche di presa in carico e, inoltre, di cabina di regia per il coordinamento della rete;
  • l’attivazione di un servizio di operatore di quartiere, per rispondere direttamente a problematiche specifiche che emergono dalla popolazione adulta più fragile;
  • l’attivazione del servizio di educativa di strada rivolta a gruppi spontanei di adolescenti e giovani, che avranno anche la funzione di mappatura dei bisogni ma anche di tessitura di relazioni sociali;
  • l’attivazione di attività di supporto ai minori, sulla base dei bisogni emergenti dalla scuola e dalle famiglie;
  • rafforzamento del servizio di supporto psicologico e psicoterapeutico per persone con disagio psicologico e di assistenza domiciliare per barbonismo domestico di pazienti con fragilità psichiatrica.

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